Da lunedì 9 marzo Rai 2 dedica la nuova programmazione alla “tivù dei ragazzi”: tra le proposte spicca la nuova serie cartoon di Gruppo Alcuni “LEO DA VINCI” in onda alle ore 8.10, una grande coproduzione internazionale che nasce dalla creatività italiana. Il consiglio di amministrazione della Rai e RAI Ragazzi hanno deciso, in questo momento di difficoltà dovuto al blocco delle scuole a causa del Coronavirus, di mandare in onda ogni mattina su Rai 2 programmi di qualità rivolti ai bambini e ai ragazzi, a partire da lunedì 9 marzo.

Tra le proposte di programmi di qualità, che è compito del servizio pubblico offrire, come ha spiegato il direttore di Rai Ragazzi Luca Milano, c’è anche la serie cartoon “Leo da Vinci” ideata da Gruppo Alcuni, con la regia di Sergio Manfio, e coprodotta con Rai Ragazzi.

Si tratta di una grande coproduzione internazionale – che vede affiancate l’emittente pubblica tedesca HR, l’indiana Cosmos Maya e la società franco-americana All Rights Entertainment –, ma la serie nasce, sia dal punto di vista della scrittura che della grafica, completamente in Italia. La serie “Leo da Vinci” è realizzata grazie anche al contributo della Regione del Veneto – POR FESR 2014-2020 – Azione 3.3.2 e di Trentino Film Commission.

Ci fa piacere sottolineare l’importanza di questa iniziativa, di cui anche noi di Gruppo Alcuni siamo stati promotori. Si sta valutando la messa in onda anche dei brevi cartoni animati realizzati nell’ambito del progetto “Raccontiamo la Salute”, in collaborazione con la Direzione Prevenzione della Regione del Veneto.

Un commento di Sergio MANFIO, coautore e regista di tutti i cartoon di Gruppo Alcuni: “Speriamo che questa scelta, dettata da una situazione di emergenza, possa far riflettere sulla necessità di pensare con più attenzione alle proposte televisive rivolte alle giovani generazioni”.

Francesco MANFIO, coautore e produttore esecutivo, aggiunge: “Facciamo in modo che nelle indubbie difficoltà che ci troveremo ad affrontare con la crisi che seguirà all’emergenza sanitaria, non si dimentichi di salvaguardare il patrimonio creativo produttivo ed economico che il settore rivolto alle produzioni per i ragazzi rappresenta”.

Sergio e Francesco Manfio sono in prima fila da oltre 40 anni nel campo dell’ideazione e della produzione di offerte culturali, educative e naturalmente di divertimento, dedicate ai più giovani. Hanno cominciato con il teatro e sono approdati ai cartoni animati, che ormai sono distribuiti in oltre 140 Paesi del mondo: “Nel nostro ruolo di ‘educatori’ nei confronti dei ragazzi (funzione che non smetteremo mai di intendere come fondamentale per chi – come noi – si occupa di TV e teatro per i più giovani) riteniamo che in questo momento il messaggio che debba passare sia quello di attenzione alle norme ma, nel contempo, di trasmissione di serenità e di fiducia nel futuro. Vediamo quindi estremamente positiva la scelta di RAI di aprire degli spazi per ragazzi anche nella TV generalista e in particolare su RAI 2.

Ci fa ancora più piacere che lo spazio su RAI 2 si apra con la nostra serie “Leo da Vinci” per una serie di motivi:

  • perché è una serie nata completamente in Italia e frutto del lavoro di tanti artisti e tecnici del nostro Paese;
  • perché il giovane Leo e ancora di più la sua amica Lisa non si arrendono mai, ogni difficoltà è una sfida per ripartire. Leo e Lisa mettono a frutto, insieme, le loro doti di genialità e caparbietà. Queste sono le qualità che caratterizzano i nostri giovani protagonisti ma che riteniamo caratterizzino anche tutti noi e che dobbiamo sfruttare – ancora una volta – per ripartire;
  • perché dobbiamo, come italiani, ritornare a essere riconosciuti e amati nel mondo per quello che abbiamo dato – e che continuiamo a dare – in termini di cultura. Cultura intesa non solo in campo artistico (pittura, scultura, musica…), ma come costante ricerca e diffusione del bello e del buono (moda, cibo…).

Siamo infine convinti che la RAI, la più grande industria culturale del nostro Paese, abbia un ruolo fondamentale nella diffusione di questa voglia di un nuovo “Rinascimento italiano”, un rinascimento che deve nascere dalla valorizzazione prima di tutto degli straordinari talenti presenti nel nostro Paese…”.